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L'attacco di panico

25/6/2012

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Rilassati, respira e fai pensieri positivi
Un attacco di panico tipicamente dura dai 2 agli 8 minuti ed è una delle condizioni più stressanti di cui una persona può avere esperienza nella vita. I sintomi fisiologici possono avere la seguente successione. Per primo arriva l'improvviso inizio di una paura con poco o nessuno stimolo. Questo porta al rilascio di adrenalina che causa la cosiddetta risposta “attacca o fuggi”, per cui il corpo si prepara ad un'attività fisica importante. Ciò porta a sua volta ad una frequenza cardiaca accresciuta (tachicardia), respirazione rapida (iperventilazione) e sudorazione (che aumenta la presa e aiuta la perdita di calore). Siccome l'attività vigorosa succede raramente, l'iperventilazione porta ad abbassare i livelli di anidride carbonica nei polmoni e quindi nel sangue. Ne deriva un cambiamento di pH del sangue che a sua volta porta a tanti altri sintomi, come formicolio o intorpidimento, vertigini e stordimento. Non è semplice capire subito che a scatenare questi attacchi è un problema psicologico. Molti pensano di essere colpiti da una crisi cardiaca o di asma. Anche i medici possono sbagliare:uno studio americano ha stabilito che un malato di attacchi di panico viene visitato,in media,da almeno sei specialisti prima di riuscire ad avere la diagnosi giusta. E questo significa che,nella grande maggioranza dei casi,si viene curati troppo tardi. Se non si interviene subito, infatti,tenere la situazione sotto controllo diventa molto difficile. Dopo le prime crisi scatta la cosiddetta ansia anticipatoria, cioè si ha continuamente paura che l’attacco si ripeta. Per questo si evitano le situazioni, o i luoghi, in cui si è già stati male. Diventa impossibile salire sui tram,sui treni,sulle auto. O anche entrare in ascensore. Nei casi più gravi, la sola idea di uscire di casa scatena un attacco.

Cosa fare subito:

*Durante la crisi, il corpo produce adrenalina. Per bruciarla camminate, oppure tendete e rilassate i muscoli delle cosce, gli addominali, i pettorali, le mascelle, per non irrigidirvi.

*Respirate in modo lento, di pancia, e ben ritmato. Non respirate velocemente, o andrete in iperventilazione e starete peggio.

*Contate, cantate, parlate ad alta voce o leggete: è un buon metodo per evitare di concentrarsi troppo sulla paura.

*Distraete il cervello focalizzando l’attenzione su altri pensieri più forti, di maggiore piacere e/o di maggiore interesse (ricordi, fantasie anche sessuali, progetti imminenti, problemi familiari…)

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