Estratta dal discorso del Prof. Giampaolo Perna al corso di formazione ALPA del 21 ottobre a Milano "Conoscere e gestire l'attacco di panico", vi proponiamo una spiegazione di cosa sia in effetti un attacco di panico, da non confondere con attacco d'ansia o paura.
"Avere un attacco di panico è ben diverso da avere una crisi ansiosa o un reazione di paura. Ansia, panico e paura sono fenomeni emotivi che non sono semplicemente diversi per la loro forza ma sono fenomeni qualitativamente distinti. L’ansia è un fenomeno anticipatorio del pericolo, cioè diventiamo ansiosi quando prevediamo di affrontare una persona, una situazione che potrebbero metterci in difficoltà o provocarci dei danni mentre la paura è un’emozione che compare come risposta ad una situazione o persona potenzialmente pericolosa che ci troviamo ad affrontare. Ansia come risposta preventiva, paura come reazione a un pericolo potenziale esterno a noi. L’attacco di panico è qualcosa di ancora diverso dall’ansia e dalla paura. L’attacco di panico non è semplicemente una crisi di ansia o una forte paura. L’attacco di panico, secondo le più recenti teorie, è l’espressione dell’ipersensibilità di un sistema di allarme che controlla il funzionamento del nostro corpo che scattando ci mette in allarme per un pericolo di vita, che in realtà non è tale. L’attacco di panico è un fenomeno si potente, rapido ma è un “vero” attacco di panico quando compare improvvisamente, senza una motivazione chiara al momento in cui si manifesta. L’attacco di panico ci coglie impreparati e ci spaventa non solo per la sua forza ma soprattutto per la sua imprevedibilità. Quando una persona soffre di attacchi di panico, soprattutto nella fase iniziale questi lo colpiranno a tradimento nelle normali attività quotidiano (durante un pasto, di notte, alla guida di un auto o durante una passeggiata, in messo alla folla o in luoghi chiusi) inducendolo a difendersi da loro sviluppando l’ansia anticipatoria, cioè la paura della paura di avere un attacco, e portandolo a evitare o vivere con molto disagio tutte quelle situazioni e luoghi in cui potrebbe essere colpito dalla crisi e non sfuggire o trovare aiuto. L’attacco di panico è simile ad una potente esplosione di malessere fisico e mentale che può manifestarsi con sintomi diversi. La costellazione più tipica è la comparsa di forte batticuore, fiato corto, una sensazione di sbandamento o testa leggera, sudorazione tremore e senso di morte imminente, in altri casi possono essere prevalenti disturbi allo stomaco e all’intestino oppure una sensazione di irrealtà con formicolii e vampate di caldo e freddo che si accompagnano alla paura di perdere il controllo o impazzire. L’attacco di panico non si caratterizza per la sua forza ma per il fattori di essere acuto e inatteso, tanto che molto spesso, dopo una fase iniziale con attacchi forti, spontaneamente o per merito di una terapia la persona sente ridotti gli attacchi forti, mentre rimangono alcuni piccoli attacchi di panico, magari con pochi sintomi, che di per se stessi non disturbano più di tanto, ma non consentono alla persona di liberarsi dall’ansia anticipatoria e degli evitamenti, di fatto costringendolo a rimanere nella gabbia del panico. L’attacco di panico è un fenomeno psicopatologico serio che predispone allo sviluppo di disturbi psichiatrici che possono compromettere seriamente la qualità di vita e la libertà di ogni persona. Proprio per questo, nel rispetto di chi soffre, parliamone con serietà e competenza e non semplicemente per far notizia."